Giovanni Battista Zumpano

La magia di un attimo...

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La dolce vita è un film del 1960 diretto da Federico Fellini, vincitore della Palma d'oro al 13° Festival di Cannes. È sicuramente uno dei film più famosi della storia del cinema. Viene solitamente indicato come il punto di passaggio dai primi film neorealisti di Fellini ai successivi film d'arte.
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Cultura - vista sull'arco - di Enrico 9

Cultura - F di Trevi - di Enrico 9

 

Roma leggendaria, misteriosa, insolita, fantastica  S.P.Q.R.

 

Una sigla sparsa un po' dappertutto a Roma ed i suoi cittadini hanno proposto nel tempo varie interpretazioni.Si citano: "Sempre Papi (o sempre preti) qui regnaranno"; "Sono preti questi romani"

"Sorcio perchè qui rosichi? Rosico questi pochi stracci". Ed ecco il parere del Belli:

 

S.P.Q.R.

Quell’esse, pe, ccú, erre, inarberate sur portone de guasi oggni palazzo, quelle sò cquattro lettere der cazzo, che nun vonno dí ggnente, compitate.

M’aricordo però cche dda regazzo, cuanno leggevo a fforza de frustate, me le trovavo sempre appiccicate drent’in dell’abbeccé ttutte in un mazzo. Un giorno arfine me te venne l’estro de dimannanne un po’ la spiegazzione a ddon Furgenzio ch’era er mi’ maestro. Ecco che mm’arispose don Furgenzio: “Ste lettre vonno dí, ssor zomarone, Soli preti qui rreggneno: e ssilenzio”.

Roma, 4 maggio 1833

Castel Sant'Angelo

Lo fece costruire nel 135 l'imperatore Adriano, come mausoleo proprio e dei suoi  successori. Trasformato col passare dei secoli, venne da Teodorico adibito a carcere: uso che, abbinato a quello di fortezza e abitazione, gli restò anche sotto lo scettro dei pontefici.

Ottone III impiccò ai merli del castello Crescenzio; papa Gregorio VII subì nel castello l'assedio da parte di Enrico IV; quii romani resistettero al Barbarossa.

Tra coloro che conobbero queste umide segrete si possono elencare: il cardinale Vitelleschi, già governatore dello stato pontificio, che vi morì nel 1440;  gli umanisti Platina, e Pomponio Leto, rispettivamente nel 1465 e nel 1468; regnando Innocenzo VIII vi soggiornò prigioniero anche Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III;  vi finirono i loro giorni molte vittime dei Borgia; nell'anno 1538 vi sta per qualche tempo Benvenuto Cellini; vi muore strangolato il cardinale Carafa;  vi sono imprigionati Vittoria Accoramboni e l'amante Paolo Giordano Orsini; vi sono imprigionati, torturati e processati Beatrice Cenci con i familiari, e Giordano Bruno;  nel 1503 vi muore avvelenato, per ordine di Alessandro VI, il cardinale Giovanni Michiel, nipote di Paolo II; vi viene decapitato Giacinto Centini, colpevole di aver voluto far morire, per mezzo di arte magiche, papa Urbano VIII. Infine, vi passò qualche tempo il conte di Cagliostro, destinato a finire i suoi giorni nel castello di San Leo nel Montefeltro.

 Le campane parlanti

 

Ascoltiamo e scopriamo che certe campane di Roma parlano.

La cam­pana di Santa Maria Maggiore, per esempio, annuncia:

« Avemo fatto li faciòli, avemo fatto li faciòli! ».

Quella di San Giovanni in Laterano replica domandando:

« Con che? con che? con che? ».

La campanella di Santa Croce in Gerusalemme risponde:

« Co' le cotichelle, co' le cotichelle, co' le cotichelle! ».

 

PROVERBI ROMANESCHI

Er gallo de la sora Checca, una ne pianta e un’altra ne becca.  Il gallo della sora Checca, una ne lascia e un’altra ne becca.

L’asino, quanno raja, cià appetito; l’omo quanno gira, è innamorato; la donna, quanno canta, vò marito.   L’asino quando raglia ha appetito; l’uomo quando gira è innamorato; la donna quando  canta vuole marito.

Pregamo er Padreterno, che istate sii d’istate e inverno sii d’inverno. Preghiamo il Padreterno, che l’estate sia estate e l’inverno inverno.

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